Sei stato concepito in dicembre
in una notte di freddo pungente.
Quando sei nato eravamo tutti
in trepidante attesa. Uno stuolo
di infermiere ti scortava
(colleghe della mamma, donne
navigate, madri irreprensibili)
qualcuna quasi rammaricandosi
che tu fossi uguale a tuo padre.
Ora che hai sei mesi e cominci
ad essere curioso di ciò che ti circonda,
mi accorgo, con sollievo, che sorridi
proprio come sorride la tua mamma.
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