Sospettosa come sempre,
anche ora soppesi ogni parola
che pronuncio,
ti spremi le meningi
per cogliere qualsiasi allusione
al passato o a noi stessi,
finché sembri di colpo soddisfatta -
e ti rallegri finalmente
di poter giungere di nuovo
alla stessa conclusione di allora:
l'uomo giusto per te
non sono io.

Avvinti ai loro atlanti, con muto stupore
bambini-geografi dai tersi occhi
fiondano sguardi luminosi su terre di sogno,
con negli occhi il miraggio
di lontane isole.

Se la mangiano con gli occhi:
che brutto modo di piegare la lingua
ai propri voleri. Ma è esattamente
ciò che accade: giovinastri, studenti e uomini
di mezza età la guardano con l'aria di chi
vorrebbe saltarle addosso
alla prima occasione propizia.
Potrebbe avvenire, d'altronde
da un momento all'altro.
Non sarebbe la prima volta e temo
neppure l'ultima.

Una giornata qualunque

In una giornata qualunque come questa,
ogni cosa è opaca grigia smorta,
ogni cosa sembra aver perso d'un tratto
il suo colore originario.

Di tutte le ricchezze di questo mondo
lui non saprebbe cosa farsene.
Un tozzo di pane è già più di quanto
potrebbe riuscire mai a desiderare.

Sparso il seme, la rivoluzione non diede i frutti sperati.

Riversava astio su chiunque non fosse stato, come lui, rinnegato dalle muse.